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Curricula

Biografia

Domenico Franchi è scenografo, costumista e artista visivo. Nasce a Brescia nel 1968. Nel 1986 si diploma al liceo artistico V. Foppa di Brescia. Nel 1991 si diploma in scenografia presso la cattedra del prof. Gastone Mariani all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
 
Ha iniziato giovanissimo a lavorare come assistente dello scenografo Tito Varisco. Dal 1998 al 2008 è stato assistente dello scenografo Ezio Frigerio per il quale ha collaborato alla progettazione di allestimenti destinati ai maggiori teatri d'opera e di prosa europei. Molti i titoli curati per il grande maestro tra i quali ricordiamo: al Teatro Real di Madrid, Madama Butterfly, regia di Mario Gas e Tosca, regia di Nuria Espert; al Teatro alla Scala di Milano, Otello, regia Graham Vick; Fidelio, regia di Werner Herzog e Carmen, regia di Nicolas Joel; al Teatro Regio di Parma, Un Ballo in Maschera, regia di Andreij Konchalovskij; al Theatre du Chatelet di Parigi, Hamlet, regia di Nicolas Joel; al Theatre du Capitole a Toulouse, Der Ring des Nibelungen di Wagner, regia di Nicolas Joel; al National Theatre di Tokyo, ripresa di Coppelia, coreografia di Roland Petit, al TNP di Lione, Zio Vanja, regia di Roger Planchon.
 
Dal 1992 ad oggi ha firmato scene e costumi di numerosi spettacoli d'opera, prosa e danza contemporanea. Ne ricordiamo alcuni: L'onore perduto di Katharina Blum di Letizia Russo, I Miserabili di Doninelli da Hugo, regie di Franco Però, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia; The Merry Widow di Lehar, regia di Giorgio Madia, St. Petersburg State Theater of Musical Comedy; Les Liaisons Dangereuses, coreografia di Giorgio Madia, Croatian National Theater Zagreb; Lo Schiavo di Gomes, regia di Davide Garattini Raimondi, Teatro Lirico di Cagliari; Shakespeare/sonetti, regia di Valter Malosti, Centro Teatrale Bresciano, Curamistrega, regia di Marco Ghelardi, Centro Teatrale Bresciano; Rigoletto di Verdi, regia di Paolo Bosisio, Grand Theater Lodz; La Cenerentola di Rossini e Il Re Cervo di Angelo Inglese, regie di Paolo Bosisio , Teatrul Musical Nae Leonard Galati; Il piacere dell'onestà di Pirandello, Il Secondo Figlio di Dio di Cristicchi/Rutelli, Passio Homini e Finis Terrae di Clementi, regie di Antonio Calenda per vari teatri stabili italiani; Rigoletto di Verdi, regia di Fabio Ceresa, Opernhaus Kiel, Jerusalem di Verdi, regia di Francisco Negrin, Opernhaus Bonn, Don Giovanni di Mozart, regia Paco Azorin, Teatro Comunale di Sassari; Brimborium! di Montalbetti, regia di Robert Nemack, Cantiere Internazionale d'arte di Montepulciano, nella seconda versione regia di Barbara di Lieto, Fondazione Teatro Grande Brescia e I Teatri di Reggio Emilia; Aida di Verdi, regia di Ignacio Garcia, Greek National Opera Atene, Poliuto di Donizzetti e Oberto conte di San Bonifacio di Verdi, regie di Ignacio Garcia, Teatro Euskalduna Bilbao; Anfitrione di Kleist, regia di Franco Ricordi, Teatro Stabile d'Abruzzo; Le Coefore di Eschilo, regia di Monica Conti per la Biennale Teatro, Venezia; Le onde del mare e dell'amore di Grillparzer, regia di Monica Conti, Centro Teatrale Bresciano; Werther di Massenet, regia di Arnaud Bernard, 29° Festival della Valle d'Itria a Martina Franca; La Celestina di Nin-Culmelle, regia di Ignacio Garcia, Teatro de la Zarzuela.
 
Nel 2009 gli viene assegnato il premio internazionale cinearti La chioma di Berenice come migliori costumi teatrali Italiani per l'opera contemporanea Il Carro e i canti di Alessandro Solbiati, regia di Ignacio Garcia, Teatro Verdi Trieste.

Nel gennaio 2020 la rivista internazionale The Scenographer dedica un numero mongrafico alla sua attività di scenografo e costumista.
 
Dal 2005 al 2016 è stato coordinatore della Scuola di Scenografia e titolare della cattedra omonima presso l'Accademia d'Arte Santa Giulia di Brescia. Dal 2010 al 2013 è stato formatore e coordinatore delle attività di MachinaImpresa, progetto della Regiona Lombardia Eccellente per la formazione di giovani imprenditori nel campo del Design, Fashion, Comunicazione e Marketing.
 
Dal 1995 al 2002 un'intensa collaborazione con la coreografa Giulia Gussago e il compositore Mauro Montalbetti lo avvicinano alla sperimentazione con la danza e la musica contemporanea tesi alla contaminazione dei linguaggi espressivi. In questo periodo elabora installazioni e performance che indagano le possibilità di movimento e di utilizzo "drammaturgico" dell'arte visiva in relazione alla danza e alla musica, un esempio tra tutti TrasFormAzioni 3 che ha debuttato nel 2001 al Teatro Odeon di Lumezzane e presente da allora in varie piazze italiane. Nel 2002 la Galleria AAB di Brescia ha ospitato una personale dell'artista che ha ripercorso l'intensa ricerca di questi anni. Dal 2009 tale collaborazione è rinata e ha dato vita ad una video installazione To Be Soul, primo studio sull'infinito presentata in anteprima alle decima edizione di DanzalParco 2010.
 
Parallelamente alla sua attività teatrale e performativa crea le sue installazioni d'arte contemporanea. Come artista visivo utilizza varie tecniche espressive e da qualche anno si è avvicinato al linguaggio delle immagini digitali e del video attraverso i quali indaga la condizione e le qualità umane. Tra le installazioni site-specific e opere video ricordiamo: Discorso alla Comunità per Contexto area contemporanea Edolo; Perception, Tempio Capitolino e Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia, Universe antico bagno turco di Sarajevo costruita sulla drammaturgia di Ignacio Garcia, Viola chiesa di Santa Maria del Monte di Cagliari; Naturale/Innaturale per la Festa Internazionale del Circo Contemporaneo 2007, Pelle d'Uovo Istituto Italiano di Cultura di Madrid in occasione della Noche en Blanco 2007, Sfogliando Fogli presso Villa Glisenti a Villa Carcina; Cose che ho visto presentata per la prima volta presso il Centro d'Arte Lupier a Gardone Valtrompia.